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lunedì 20 febbraio 2017

12 SONGS - NEIL DIAMOND


⭐⭐⭐⭐⭐

(COLUMBIA RECORDS - 2005)

Nel 2005 il leggendario Neil Diamond, stella di prima grandezza (in quel momento un po' appannata) della Canzone d'Autore made in USA, si fa produrre il disco n. 26 di una straordinaria carriera dal Maestro  Rick Rubin  e, con in pugno dodici straordinarie canzoni, il "vecchio"  lupo di mare ritorna nel cuore dei suoi estimatori. 
Diamond da solo, chitarra e voce, regala emozioni uniche con canzoni come OH MARY, EVERMORE,  CAPTAIN OF A SHIPWRECK, MAN OF GOD. Album "puro" e  di adamantina bellezza.




Recensione tratta da IL TONNUTO 61 - Aprile 2006

di Rho Mauro

Lo inserisco nel 2006 (de sfroos): in realtà l’album è uscito sul finire del 2005, ma, non siamo mica “Paperoni” da queste parti, e ci concediamo giusto il “giusto” premio di 1 piccolo cd mensile.
Questo mese, senza dubbi e senza remore ho scelto questo splendido lavoro del buon Diamond.
Sull’operazione “nostalgia” pesa, e non poco, l’impronta del produttore del suddetto dischetto: Rick Rubin.
Rubin è lo stesso uomo che, con la serie AMERICAN RECORDINGS ha consegnato al mondo intero la leggenda dell’UOMO IN NERO, JOHHNY CASH. Rubin rispolverò il vecchio Cash e gli fece incidere una serie di dischi che ogni amante della buona musica dovrebbe avere tra le mani. In questo modo le nuove generazioni sono venute a contatto con l’icona della musica made in USA  e Cash da quell’esperienza è uscito trionfatore.
Ora Rubin ritenta la grande impresa anche con Diamond. Il nostro, nel frattempo era un po’ uscito di scena, dimenticato da molti, con lavori di notevole importanza “storica” nella sua lunga e copiosa discografia, ma ormai lontano dal “mercato”.
Nel passato sue canzoni sono state hits per altri, cito solo I’M A BELIVER per i MONKEES: sua è anche SOLITARY MAN canzone che Rubin cucì addosso a Cash in occasione di AMERICAN III – SOLITARY MAN. Forse proprio da lì nacque quel filo sottile che ora lega Rubin a Diamond.
Il risultato del binomio RUBIN-DIAMOND è questo 12 SONGS album che, per noi, europei è uscito in ritardo di qualche mese ma con due bonus tracks. Il disco è indubbiamente affascinante.
Parte con un doppio colpo al cuore che regala dolci emozioni. OH MARY e HELL YEAH sono canzoni di una bellezza estrema: la voce di Diamond espressiva e la chitarra a fare da conduttore poco o nulla di più. La scintilla scocca subito e di questo album ti innamori all’istante. Nella seconda traccia Diamond fa volare alto la sua bella voce; e proprio la voce che sale e scende rende il pezzo una piccola, indiscussa gemma.
Bella anche EVERMORE un piano ad introdurre e canzone che racconta, soprattutto, di ricordi e domande dalle difficili risposte “Ma era amore o solo illusione?”: una canzone che ha uno stile e un incedere affascinante.
Meritano una citazione anche MAN OF GOD, I’M ON TO YOU, CREATE ME  ma, credetemi, è tutto il disco che suona alla perfezione, non ci sono passi falsi, non ci sono pause.
Sembra proprio che Neil Diamond sia rinato ad una nuova vita artistica: sul BUSCA attualmente in edicola appare che, nella classifica degli incassi musicali USA del 2005,  Diamond è buon sesto!!
Di sicuro un disco così bello non se lo sarebbe aspettato nessuno dei suoi numerosissimi fans. Entra, di diritto, nella mia personale classifica dei migliori album dell’anno, mentre, le prime due canzoni del suo album si piazzano, a ruota dietro STREETS OF N.Y. di Willie Nile, come migliori composizioni.

Un disco da comprare, amare e diffondere. Suntuoso. Neil Diamond is back.


(NEIL DIAMOND - OH MARY )




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