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lunedì 31 luglio 2017

GREGORY PORTER - TAKE ME TO THE ALLEY


⭐⭐⭐⭐⭐

(BLUE NOTE - 2016)


Gregory Porter è un mio coscritto e questo basta per rendermelo musicalmente simpatico.
Classe 1971, originario di Sacramento in California, Porter ha mandato alle stampe questo suo quarto disco il giorno del mio 45mo  compleanno: il 6 maggio dello scorso anno e questa cosa me lo rende sempre più simpatico. 
Cantante jazz con forti connotazioni soul/gospel  Gragory Porter  è,  ai nostri giorni, quello che Bill Withers è stato lungo l'arco degli anni settanta/ottanta.  
Dotato di una voce  carica,  forte, bella ed espressiva in questo TAKE ME TO THE ALLEY  Porter confeziona dodici splendide canzoni che si ascoltano con estremo piacere e, mischiando jazz e soul, ci regala quasi un'ora di pura estasi.  Per tematiche e sensibilità artistica il paragone con Withers calza a pennello. Porter compone liriche di prim'ordine.
Semplicemente fantastiche suonano MORE THAN A WOMAN, l'iniziale HOLDING ON, CONSEQUENCE OF LOVE,  ma anche IN HEAVEN, IN FASHION, DON'T BE A FOOL.
La voce di Porter diviene familiare nel giro di pochi ascolti. Entra dentro la testa ed è difficile toglierselo dalla mente. Esaltante.
La compagnia che veste di suoni le sue composizioni è di prim'ordine: alla voce in alcuni episodi del disco c'è Alicia Olatujia, al piano Chip Crawford, al basso Aaron James, alla batteria Emanuel Harrold, alla tromba Keyon Harrold, al sassofono tenore Tivon Pennicott, al sassofono contralto Yosuke Sato per finire con Ondrej Pivec all'organo: il tutto per brevità definibile una SuperBand che ha seguito Porter sin dal suo esordio nel 2010.
TAKE ME TO THE ALLEY è una Vera Meraviglia. 




(MORE THAN A WOMAN - GREGORY PORTER)



(CONSEQUENCE OF LOVE - GREGORY PORTER)






domenica 30 luglio 2017

DENNIS WILSON - PACIFIC OCEAN BLUE


⭐⭐⭐⭐⭐

(CARIBOU RECORDS - 1977)


Un disco di Culto Assoluto. 
Il primo e unico album  pubblicato (in vita) dal secondo dei tre fratelli Wilson: Dennis.  
I fratelli Wilson, i celebri  Beach Boys,  per anni hanno incarnato il  "California Dream". Ma poi, a ben guardare l'unico che aveva davvero nel cuore, nelle vene e nel sangue la California, il sole il mare e il surf era solo lui: Dennis.  Era l'unico surfista "vero" del gruppo e la sua anima molto legata all'ecologia e ai problemi dell'ambiente ne facevano un autentico portabandiera del sogno della California.
Siamo nel cuore degli anni settanta e Dennis Wilson che di quei Beach Boys era il batterista fu il primo del gruppo a trovare la via per la pubblicazione di un disco come solista. 
A dargli manforte fu James William Guercio che con la sua piccola etichetta,   Caribou Records, diede un punto di approdo alle liriche struggenti e piene di vita e di mare di Dennis.
PACIFIC OCEAN BLUE uscì esattamente 40 anni fa: il 22 agosto del 1977. 
Nel disco trovarono posto 12 splendide canzoni, dall'iniziale RIVER SONG (che fu composta anni prima, nel 1971) a MOONSHINE, da FRIDAY NIGHT a  DREAMER, da THOUGHTS OF YOU a FAREWELL MY FRIEND da TIME alla canzone che titola il disco PACIFIC OCEAN BLUED  da TIME a RAINBOWS, da WHAT'S WRONG a END OF THE SHOW : una serie di liriche splendide improntate a tematiche che, in quegli anni settanta, legavano i sentimenti dell'amore universale ad altre  legate alla difesa, cura e amore dell'ambiente. Il disco ottenne ottime recensioni e raggiunse la posizione 96 nelle classifiche di vendita stilate da Billboard. Un ottimo risultato per quello che qualcuno ancora si ostinava a considerare "solo" il batterista dei Beach Boys, sempre all'ombra del fratello "genio"  Brian.
Il sogno di Dennis Wilson era quello di rimettere in sesto una vecchia imbarcazione chiamata "The Harmony"  e poi prendere la via del mare ... e viverci in quel magnifico Oceano Blu.
Wilson morì il 28 dicembre del 1983 a soli 39 anni annegando, ubriaco, proprio nel mare che aveva tanto amato.
La tumulazione della sua salma nel mare al largo della costa della California fu accompagnata dalle note di una delle sue splendide canzoni: FAREWELL MY FRIEND.
Nel 2008 verrà pubblicato postumo il secondo album che Dennis registrò subito dopo PACIFIC OCEAN BLUE: BAMBU (THE CARIBOU SESSIONS).
40 anni dopo, a testimonianza del suo sogno, restano queste registrazioni che risplendono sempre di una luce unica ... come il sole del Sogno della California.




(FAREWELL MY FRIEND - DENNIS WILSON)





(RIVER SONG - DENNIS WILSON)





sabato 29 luglio 2017

FRANCESCO DE GREGORI - RIMMEL


⭐⭐⭐⭐⭐

(RCA - 1975)

Mi bastano due note di PABLO per ritornare sempre con la mente indietro nel tempo e nello spazio ad un giorno dell'agosto 1988 quando, insieme all'amica Paola, ascoltammo a ripetizione questa canzone che rieccheggiò così più volte fuori dalla finestra aperta della sua cameretta in giro un po' per tutto il cielo azzurro di  Bormio.
Disco di "raffinata" ed "elegante" bellezza questo RIMMEL che conteneva, appunto, la canzone PABLO è il quarto disco di De Gregori e, seppur datato 1975, all'ascolto ripetuto anche ora, 42 anni dopo, suona splendido come solo i Capolavori allo Stato Puro sanno essere.
Prodotto e arrangiato dallo stesso De Gregori con l'ausilio di Ubaldo Consoli in qualità di tecnico del suono questo disco raccoglie alcune tra le liriche più belle del cantautore romano tanto che è difficile citarne una ... e allora vale la pena ripercorrere l'intera track-list che  allinea:

RIMMEL
PEZZI DI VETRO
IL SIGNOR HOOD
PABLO
BUONANOTTE FIORELLINO
LE STORIE DI IERI
QUATTRO CANI
PICCOLA MELA
PIANO BAR

Accompagnato dai "Cyan" che erano già al servizio di Riccardo Cocciante e con la preziosa chitarra di Renzo Zenobi nascono le canzoni di RIMMEL.
Un disco di straordinaria bellezza che, in quella canzone che citavo in apertura e che racconta di morte emigrazione e solitudine, mi riporta sempre un po' indetro nel tempo ... alla meglio gioventù.
Capolavoro Assoluto.




(RIMMEL - DE GREGORI)


ENNIO MORRICONE - THE MISSION


⭐⭐⭐⭐⭐

(VIRGIN RECORDS LTD. - 1986)


Correva l'agosto del 1992. 
Nel corso di  un assolato pomeriggio passato tra le vie di Cattolica mi fermai davanti alla vetrina di un negozio di dischi (all'epoca ne esistevano ancora parecchi...) e la mia attenzione si fermò subito sulla copertina del  CD della colonna sonora del film MISSION scritta dal maestro Ennio Morricone nel 1986.
Seppur il Maestro Italiano deve la sua fama alle colonne sonore scritte per  i celebri film western diretti da  Sergio Leone la colonna sonora di MISSION contiene uno dei pezzi più affascinanti della discografia legata all'intera storia del cinema mondiale: GABRIEL'S OBOE.
Le musiche del Maestro Italiano che,  per la realizzazione di questa colonna sonora, si trovò a dirigere  la celebre "London Philharmonic Orchestra" sono da sempre sinonimo di Grande Musica.
Oltre alla canzone già citata in questa meravigliosa colonna sonora vi sono altre gemme come AVE MARIA GUARANI dove risplende il lavoro della Corale diretta dal Maestro David Bedford, e poi la brevissima ma intensa melodia intitolata BROTHERS. Pezzi davvero unici di un vero Maestro che ha reso Onore al Nostro Paese e alla Musica Mondiale.
Colonna Sonora da Sogno.





(GABRIEL'S OBOE - THE MISSION -OST-  ENNIO MORRICONE)









(BROTHERS-  THE MISSION- OST- ENNIO MORRICONE)






venerdì 28 luglio 2017

BOBBY CHARLES - LAST TRAIN TO MEMPHIS



⭐⭐⭐⭐⭐

(BOGALUSA RECORDS - 2004)


Quando uscì questo disco, nell'aprile del 2004, gli amanti della musica di Bobby Charles si trovarono tra le mani un autentico Tesoro.
Il credo musicale di uno dei più grandi interpreti della musica delle "paludi" di New Orleans è infatti raccolto in questo doppio disco. 
Trentaquattro canzoni che spaziano in un arco temporale che si allarga dal 1971 al 2001 attingendo un po' a tutta quanta la (splendida) discografia di Charles.
Un (doppio) disco ove a farla da padrone è il Rock & Roll di New Orleans, di Abbeville, città natale di Charles, in un connubio unico tra il lato "cajun" dell'artista e le atmosfere tipiche della Louisiana.
Non mancano i grandi classici come SEE YOU LATER ALLIGATOR, e non mancano grandi ospiti come Fats Domino, Sonny Landreth, Delbert McClinton, Maria e Geoff Muldaur, Willie Nelson, Neil Young ...  tutti riuniti insieme in una serie di registrazioni uniche  che rappresentano la colonna sonora di una città, una regione, e in fondo anche di un modo di intendere e vivere le cose della vita.
Leggende della Louisiana.



(WALKING TO NEW ORLEANS - BOBBY CHARLES)




martedì 11 luglio 2017

NICK DRAKE - PINK MOON


⭐⭐⭐⭐⭐

(ISLAND - 1972)


C'è chi dice di averlo intravisto, in una notte con una splendida luna colorata di rosa, il fantasma del giovane Nick Drake venir fuori dai solchi di questo disco "magico"... e non è una Leggenda.
Registrato in "presa diretta" nel corso di due sole notti sul finire del mese di ottobre del 1971 PINK MOON è l'ultimo album pubblicato da Nick Drake prima della prematura scomparsa ed  è considerato un "Capolavoro" per antonomasia.
Nick Drake incise queste undici canzoni per sola chitarra e voce con l'aiuto del produttore e tecnico del suono John Wood. Nessun altro artista o tecnico venne chiamato ad accompagnare il suo triste e solitario commiato artistico.
Colpito ormai da tempo dal  "quel male di vivere" che è rappresentato dalla depressione il cantautore inglese  compose per questo ultimo lavoro liriche dalle quali trapela una agghiacciante malinconia.
Di lì a due anni, il 24 novembre 1974, l'artista abuserà dei suoi antidepressivi trovando la pace nell'abbraccio della morte.
Le canzoni,  dall'iniziale PINK MOON (ove vi è la sola ed unica sovraincisione del disco con una parte di pianoforte suonata dallo stesso Drake) passando per PLACE TO BE, THING BEHIND THE SUN sino alla conclusiva FROM THE MORNING seguono un percorso di "elegante malinconia". 
Le  note della chitarra di Drake suonano essenziali, precise, ed a tratti sembra persino di sentirne più di una di chitarra ... tale è la capacità artistica di Nick. 
E proprio questi suoni "inusuali" che uscirono fuori dalla chitarra di Drake nel corso di quelle due  "session" notturne fanno parte di quella Leggenda che ha reso Immortale questo disco.
Nei primi anni 2000 la Volkswagen  utilizzerà la canzone PINK MOON per una campagna commerciale che avrà il merito di riportare in auge tutta la perizia di un Talento assoluto.
Un disco "Fantastico". 
Genio. 




(NICK DRAKE - PINK MOON)




(NICK DRAKE -PLACE TO BE)

sabato 8 luglio 2017

MELANIE - PHOTOGRAPH



⭐⭐⭐⭐⭐

(ATLANTIC RECORDS - 1976)

Corre l'anno di grazia 1976 quando, per la copertina del suo diciannovesimo disco  e dopo aver già piazzato brani al # 1 della classifica di vendita certificata da Billboard (nel 1971 con il brano Brand New Key),  la cantautrice americana (ma di origini italo-russe)  Melanie Safka sceglie di mettere una sua fotografia in primo piano e nulla più: nemmeno il titolo dell'album.
Donna bellissima e dall'irresistibile fascino Melanie è, in quell'epoca, l'ultima delle ambasciatrici del "power flower". Le sue canzoni, dal 1969 e sin lì, sono state degli inni all'amore, alla pace, alla fratellanza. 
Giunti alle soglie della seconda metà degli anni settanta, però, quel movimento sembra essere ormai superato, archiviato,  e pronto per passare alla storia. 
Così Melanie per dare una svolta alla sua vicenda artistica, dopo aver per anni mandato alle stampe dischi con due  etichette  come la Buddah e poi la Neighborhood  (da lei stessa fondata), si affida  ad una Major e, in particolare, ad una persona che, a quei tempi, è decisamente il Re dei numeri uno: il boss dell'Atlantic Ahmet Ertegun.
Nasce così, con un "Padrino" di eccezione,  tra il febbraio e il settembre del 1976 il disco PHOTOGRAPH. 
Melanie (che tra una registrazione e l'altra spende sempre più tempo a dedicarsi anima e corpo al volontariato e alla realizzazione di grandi spettacoli per raccogliere fondi da donare poi in beneficenza) raccoglie in queste undici canzoni di PHOTOGRAPH  le tematiche che più le stanno a cuore e che restano sempre legate ai temi dell'amore, della passione della forza di valori come l'amicizia, e dei legami con le tradizioni, il passato.
Canzoni di bellezza pura ed adamantina come CYCLONE, IF I NEEDED YOU, THE LETTER, SAVE ME, RAINDANCE, per citarne alcune, sono come pezzi di cuore donate ai propri fans.
Ma, dicevo, i tempi sono cambiati e il disco, nonostante l'indubbio valore delle liriche e delle musiche (riconosciuto postumo), vende poco e di fatto,  condanna la cantautrice ad una sorta di oblio che non avrà fine.
Disco immerso pienamente negli anni settanta è uno di quelli che bisognerebbe "obbligatoriamente" far risuonare nelle nostre stanze, nei nostri tempi. Un Tesoro che andrebbe fatto conoscere alle nuove generazioni.
La versione "Double Exposure" mandata alle stampe dalla Rhino  pochi anni fa contiene oltre al disco originale un secondo cd con versioni alternative e inediti.
Alle percussioni un Grande della Musica come Jeff Porcaro mentre la fotografia di copertina del disco è opera di un artista immenso come Bob Cato.
Basterebbe il testo della canzone che titola il disco per spiegare al mondo quanto grande è l'Arte di questa ragazza ... liriche limpide che richiamano echi del passato ...
Ad avere il coraggio e la voglia di ritornarci ...

PHOTOGRAPH
Do you have a photograph when you were still in high school
Were you happy in it
Little reason lots of rhyme
Were you happy in it at the time

Way back in your memory
Do you recall the line
When your heart was in it
And your reason changed your mind
Did you love forever at the time

Are you living here and now
Or in the moments past
Is now tomorrow's memory and will the memory last
How much of this will pass

Do you have a photograph when you were only growing
And your heart was in it
And your reason changed your mind
When you loved forever
But your reason changed your mind

The songs that you once loved to sing
Are ones that make you cry
And wouldn't you just give it all to never say goodbye
We once lived in forevers
But we learned to say goodbye




(MELANIE - PHOTOGRAPH)





(MELANIE - RAINDANCE)






(MELANIE - SAVE ME)



domenica 2 luglio 2017

MARVIN GAYE - WHAT'S GOING ON


⭐⭐⭐⭐⭐

(MOTOWN RECORDS - 1971)


Esattamente il giorno della mia nascita, il 6 maggio del 1971, presso  i Motown Studios "Hitsville West" in quel di Los Angeles- California-   Lawrence Miles mixava  WHAT'S GOING ON.
Il disco più bello e famoso della Storia della Musica Soul  uscì di lì a pochi giorni: il 21 maggio di quel 1971.
Marvin Gaye era uno degli artisti di punta dell'etichetta Motown e, sin lì, aveva già mandato alle stampe diversi dischi per l'etichetta di Berry Gordy.
Ma nulla di quanto già fatto  era minimamente paragonabile al capolavoro che Gaye sfornò in quella primavera di inizio anni settanta.
La scaletta di quel disco, nelle sue nove canzoni, è un insieme di hit che cambiarono, di fatto, la storia della Musica dell'Anima e le vicende artistiche del suo autore e della storica etichetta musicale di Detroit.
Le canzoni:

WHAT'S GOING ON 
WHAT'S HAPPENING BROTHER
FLYIN'HIGH (IN THE FRIENDLY SKY)
SAVE THE CHILDREN
GOD IS LOVE
MERCY MERCY ME (THE ECOLOGY)
RIGHT ON
WHOLY HOLY
INNER CITY BLUES (MAKE ME WANNA HOLLER)

raccontavano uno spaccato dell'altra faccia del Sogno Americano: quello più oscuro. 
Marvin Gaye, nello spazio di quelle nove leggendarie composizioni, svelò  le contraddizioni di quell'epoca tormentata:  dalle riflessioni sulla guerra in Vietnam, a quelle sulle condizioni di vita disagiate di quella parte della popolazione americana che non aveva voce in capitolo, senza dimenticare i problemi legati all'inquinamento e riportando al centro i bambini che sono il futuro del mondo.
WHAT'S GOING ON, riascoltato oggi,  quasi mezzo secolo dopo la sua realizzazione, è ancora un manifesto dell'Arte Assoluta di una delle Leggende della Musica Soul.
Poche note e vi ritroverete  immersi nell'America degli anni settanta e insieme a Marvin Gaye viaggerete tra miserie e splendori di un'epoca irripetibile.



(WHAT'S GOING ON - MARVIN GAYE)